Roma. Con un nuovo appuntamento prosegue la Stagione “Tutto il Superfluo Necessario” di Spazio Rimediato; questa volta l’appuntamento è per domenica 28 Gennaio alle ore 18 e 30 con la Compagnia Teatro Forsennato di Roma e l’Associazione Quinta Parete di Sassuolo (RE) e gli amici Enrico Lombardi e Dario Aggioli che portano in scena lo spettacolo “Sono tutti mio cugino”. “L’unico telefono del paese, in una casa dove non mancavano mai due fette di salame e un bicchiere di lambrusco per i passanti. Una casa con 12 figli, una casa di lavoratori, una casa che era una famiglia, in un paese che era una famiglia.

 

 

 

 

Ora qualcosa si è perso ma ciò che rimane è la festa del paese di tutti, dove il paese, la casa, i 12 figli e i loro figli lavorano per costruire il passato. Una festa, una casa, un paese in cui ovunque ti giri ‘Sono Tutti Mio Cugino'”. È uno spettacolo che, attraverso i racconti di una famiglia e di una festa di paese, racconta ciò che abbiamo dimenticato, cose che nel passato abbiamo lasciato e ora ricerchiamo. L’idea nasce dalla Festa dell’Agricoltura di Corneto, un piccolo paese dell’appennino emiliano, che conta poco più di 200 abitanti, ma che raccoglie un pubblico enorme; soprattutto tra gli organizzatori ci sono moltissimi componenti delle famiglie che nel tempo hanno lasciato il paese. Tutti tornano a Cornero per dareuna mano e guardandosi intorno ci si accorge di essere tutti parenti. “Sono tutti mio cugino” è uno spettacolo che parla di condivisione, un termine che ora vuol dire mostrare agli altri qualcosa, invece che viverla assieme. Ora si condivide un’immagine per vivere le stesse emozioni a distanza, senza vedere con gli occhi chi sta vivendole con noi, senza stare nella stessa stanza.Prima si condivideva un’esigenza, un desiderio e persino il telefono. Nella casa protagonista del racconto c’era l’unico telefono del paese, dove la gente riceveva e faceva telefonate. Sul palco una cabina telefonica funzionante, dove gli spettatori potranno farsi chiamare; e come nella famiglia protagonista dello spettacolo, che rispondeva alle chiamate di tutto il paese e andava a cercare il compaesano, l’attore risponderà al telefono e accoglierà sul palco lo spettatore interessato, interrompendo e allo stesso tempo diventando parte dello spettacolo. @AntenucciGiulia

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