Roma. Luca Maroni con una coinvolgente kermesse ha inaugurato l’edizione 2018 della manifestazione “i grandi vini Italiani” : dal vino alla poesia, vibrante ed emozionante è stato il suo discorso di amore puro che lo lega al vino e alla sua ricerca, senza fine della vibrante bellezza dell’animo umano. Ha quindi presentato l’Annuario 2018 dei vini e, insieme, anche il, fresco di stampa, Annuario delle migliori poesie mondiali, declamando il “Canto Bacchico” di Aleksandr Puskin. Durante la serata sono stati premiati i migliori produttori italiani, celebrati e messi al centro della scena da Luca Maroni per la loro passione, integrità e
costanza nel perseguire l’eccellenza! Il miglior produttore è stata l’Azienda Barbanera Duca Di Saragnano. A Paolo Bonolis è stato conferito il PREMIO “MERITO” 2018 per la sua opera di diffusione della cultura: “La televisione del futuro – ha detto il celebre presentatore – deve essere un veicolo di cultura per gli spettatori così come il vino è fonte di sapienza antica, tecnica e tradizione.”Bruno Vespa è intervenuto in veste di produttore vitivinicolo confessando che, solo dopo alcuni anni di investimenti e cure per la sua tenuta pugliese, ha compreso quanto grandi fossero i sacrifici, l’impegno, la tenacia e la determinazione dei produttori. Come uno di loro, si fa voce verso il grande pubblico di come il loro lavoro porti alto il nome dell’Italia all’estero, cosa che ci deve rendere davvero fieri. I premi dei vini sono stati moltissimi e sono stati dedicati ai migliori vini rossi, bianchi, rosati, dolci, spumanti e Franciacorta. Sono stati riconosciuti eccellenze senza compromessi, con 99 punti su 99, ben 17 etichette. La novità più dirompente è stata la nascita, presso l’Orto Botanico di Roma di “Vigneto Italia”: da un progetto di Luca Maroni, in collaborazione con l’Università La Sapienza, è stata realizzata la raccolta di 154 Vitigni Autoctoni Italiani, che dona alla nazione la memoria (e la vita) della sua ricchezza vitivinicola. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di VCR, Vivai Cooperativi Rauscedo, leader mondiale nel campo della vivaistica viticola, di Leonello Anello, massimo esperto italiano della viticoltura biodinamica e della professoressa Loretta Gratani direttrice del Museo Orto Botanico. Cosi, sabato 17 febbraio alle ore 11.00, alla presenza di tutti gli attori coinvolti, di una folta rappresentanza di produttori, provenienti da tutte le regioni italiane, della stampa e del pubblico si è svolta la prima piantumazione di 6 barbatelle: i vitigni erano due di provenienza laziale (il bonvino e il cesanese) come omaggio alla terra ospitante e uno piemontese, il nebbiolo, vero re dei vitigni rossi italiani. “la VCR – Rauscedo ha aderito con grande entusiasmo a questo progetto perché è il modo più efficace di raccontare le specificità della ricchezza vitivinicola di ogni regione: è, quindi importante, realizzare questa collezione includendo vitigni con il nebbiolo o lo schioppettino ma è ugualmente importante inserire piccole chicche, quasi dimenticate. La Rauscedo è la più grande azienda consortile vivaistica italiana, nata nel 1930, nel periodo delle grandi ondate migratorie italiane: come l’Italia si fonda sul lavoro di tutti i suoi componenti!”.  Anche quest’anno non è mancata la presenza della buona musica alla manifestazione, con la partecipazione del gruppo Quintessenza Brass, un quintetto di Ottoni composto dai professori che hanno collaborato con le più importanti istituzioni musicali italiane ed estere. Particolarmente degna di nota la loro esibizione durante la serata inaugurale in cui hanno suonato live il valzer della Musetta tratto dalla Boheme di Puccini che ha accompagnato la magnifica esibizione degli allievi della scuola di danza di Steve LaChance che in questa edizione particolarmente dedicata alle arti hanno dato il loro importante contributo. Il quintetto poi si è esibito in moltissimi momenti durante tutte le giornate della manifestazione, girando per gli stand e regalando al pubblico performance che hanno fatto da punteggiatura e da scenografia sonora alle degustazioni. @AntenucciGiulia 

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