Roma. Sono state trovate 143 bombe carta in sacchetti di plastica nascosti nell’ex sede dell’Istituto Poligrafico dello Stato a Roma, occupato da antagonisti di destra e sgomberato nove giorni fa. La scoperta è stata della Digos durante una perquisizione dello stabile in Lungotevere dell’Acqua Acetosa, non lontano dallo stadiobombe carta Olimpico. Secondo la questura, tra i promotori dell’occupazione, iniziata il 15 novembre e interrotta 2 giorni dopo dalle forze dell’ordine, ci sono ultrà di Roma e Lazio. Per gli investigatori si tratterebbe di un deposito di munizionamento degli ultrà (trovato non a casa allo stadio Olimpico) per avere a disposizione gli esplosivi in caso di “necessità”. I militanti legati a quell’occupazione – secondo la Digos – sarebbero «cani sciolti delle curve», sia laziali che romanisti. Gli investigatori non scartano l’ipotesi che gli estremisti avessero in mente «qualche piano» per ingaggiare una guerriglia con le tifoserie antagoniste che saranno ospiti all’Olimpico nelle prossime settimane.

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