Roma. Una consulenza tecnica su tablet e cellulare potrebbe svelare il mistero che circonda il suicidio della ragazzina 14enne che giovedì sera si è impiccata nella sua cameretta in una casa di Trastevere, a Roma. Il folle gesto sarebbe stato commesso dopo un litigio con la madre adottiva. Il giallo è legato ad un biglietto lasciato dalla ragazzina originaria di Capo Verde, in cui lascia intendere di essere pentita di qualcosa che non avrebbe dovuto fare, e di essere in possesso di tablet e cellulare di cui i genitori ignoravano l’esistenza.