Roma. Decoro, sicurezza, legalità, convivenza civile e nuove sanzioni, fino al “Daspo urbano” che prevede l’allontanamento di chi trasgredisce le regole ponendo in essere determinate condotte. La Giunta Capitolina ha approvato il nuovo Regolamento di Polizia urbana, di cui si attendeva la revisione da oltre 70 anni. Il provvedimento, infatti, abroga e sostituisce l’ultima versione datata 1946 (come da Deliberazione della Giunta Municipale Provvisoria n. 4047 dell’8 novembre 1946 e successive modificazioni e integrazioni).

Il nuovo regolamento viene presentato in conferenza stampa mercoledì 14 dalla sindaca Virginia Raggi con il vice capo di Gabinetto Marco Cardilli (con delega alla sicurezza), il delegato al Personale e alle relazioni Sindacali Antonio De Santis, il comandante della Polizia Locale Antonio Di Maggio e la consigliera capitolina Sara Seccia.

Finalmente si passa da una regolamentazione di emergenza, fatta di norme transitorie e ordinanze contingenti, a una disciplina definitiva e armonizzata, anche con la legislazione nazionale, finalizzata a promuovere il rispetto dei beni comuni sia da parte dei cittadini che dei turisti, la cultura della legalità, lo spirito di comunità, solidarietà e sviluppo della coscienza civile, con particolare riguardo alla tutela dei diritti dei soggetti più vulnerabili: anziani, bambini, persone con disabilità e in condizioni di fragilità.

Le nuove regole offriranno maggiori possibilità di azione, nuovi strumenti di intervento e sanzioni in capo alla Polizia Locale, che riguardano numerosi aspetti della vita cittadina, con particolare attenzione al rispetto del patrimonio artistico e culturale della Capitale, dei beni comuni, delle norme circa le attività economiche e produttive esercitate su suolo pubblico, dell’occupazione di spazi pubblici, della sicurezza urbana, del decoro ambientale, della quiete pubblica e privata, degli animali.

Tra le novità principali c’è l’applicazione del cosiddetto “Daspo Urbano”, misura di legge prevista dal febbraio 2017 con la quale i sindaci – in collaborazione con il Prefetto – possono sanzionare il soggetto e poi vietargli l’accesso per 48 ore in determinate aree della città. In caso di recidiva, il colpevole potrà essere segnalato al Questore che potrà erogare il Daspo fino a 60 giorni. Le sanzioni pecuniarie, per le quali è ammesso il pagamento in misura ridotta, saranno determinate per ciascuna violazione da una successiva deliberazione di Giunta Capitolina. Il testo passerà all’esame dei Municipi per l’acquisizione del parere non vincolante di loro competenza e successivamente arriverà in Assemblea Capitolina per la definitiva approvazione.

BAGNI NELLE FONTANE E LORO USO IMPROPRIO

Vengono regolamentati finalmente i divieti e le sanzioni per chi deciderà di fare un bagno in una delle fontane storiche di Roma o usarle in modo improprio (gettarvi oggetti, sversarvi liquidi o sostanze, immergervi animali, danneggiarle, salire, arrampicarsi, sdraiarsi su di esse ponendo in essere condotte non compatibili con la loro naturale destinazione). Tra le fontane oggetto del divieto figurano Fontana di Trevi, la Fontana dei Leoni a piazza del Popolo, la Barcaccia di piazza di Spagna, il ‘Fontanone’ del Gianicolo e molte altre previsto nell’elenco allegato al Regolamento). Prevista l’applicazione del Daspo di 48 ore. La tutela, in misura diversa, riguarda anche i cosiddetti “nasoni” di Roma (le fontanelle pubbliche), al fine di preservarle da danneggiamenti e usi impropri. È espressamente esclusa dal divieto, invece, la tradizione di lanciare monete in alcune fontane storiche come la Fontana di Trevi.

“CENTURIONI”, “SALTAFILA”, VENDITA ABUSIVA DI CIBO E BEVANDE SU STRADA

Le regole colpiscono definitivamente anche alcune attività non compatibili con il decoro storico e artistico del sito tutelato dall’Unesco all’interno del Centro Storico. I divieti venivano regolati, in passato, con ordinanze temporanee che oggi non è più possibile emettere, perché fenomeni come quello dei “centurioni”, dei ”saltafila” e dei venditori abusivi di cibi o bevande su strada non sono più saltuari o sporadici, bensì radicati. Da qui l’esigenza di rendere altrettanto strutturale, ex lege, la loro disciplina.

Per i “centurioni” vigerà il divieto di esercizio di “qualsiasi attività che, dietro offerta o corrispettivo in denaro, anche pattuito al momento, configuri la mercificazione della propria o altrui persona, come soggetto fotografico anche con abbigliamento storico o costumi in genere” nelle aree di interesse storico, artistico e monumentale della Capitale, nel sito Unesco e a “Villa Borghese”. Per i “saltafila”, negli stessi siti, in luogo pubblico o aperto al pubblico, “è vietata l’attività di intermediazione e promozione di tour turistici, la vendita di biglietti per musei, teatri ed eventi culturali e turistici, la promozione di attività commerciali, di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, nonché di ogni altra attività di impresa che non sia espressamente autorizzata e risultante dal titolo abilitativo”. Per i venditori abusivi di cibi e bevande su strada, a tutela della salute pubblica e per contrastare noti fenomeni di illegalità, nei luoghi pubblici e aperti al pubblico di Roma Capitale, “è vietata l’offerta e la vendita di cibi e bevande da parte di soggetti non autorizzati”. Tutte queste attività prevedono la comminazione del Daspo.

DECORO URBANO

Una tutela speciale riguarda il Sito Unesco, l’area della città dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Sono previste sanzioni anti-graffiti, contro chi imbratta e deturpa il prezioso patrimonio monumentale e architettonico della città. Accanto alle conseguenze penali, il Regolamento prevede anche che i responsabili di questi atti provvedano al ripristino dei luoghi e dei monumenti danneggiati in base alle attuali norme del diritto civile.Entrano inoltre nel Regolamento misure a tutela del decoro di alcuni luoghi sensibili, quali scuole, ospedali, università, musei, aree adibite a verde pubblico, o comunque soggetti a consistenti flussi turistici, dove è possibile intervenire contro soggetti e attività che ne impediscono la fruizione. In vigore anche le regole anti-bivacco e quelle che puniscono chi abbandona mozziconi di sigaretta su suolo pubblico, nelle acque, negli scarichi. Il Regolamento prevede, quando non autorizzato, il divieto di distribuire, affiggere ed esporre manifestini, autoadesivi e simili su beni pubblici, ma anche su pali dell’illuminazione e segnaletica stradale. È infine vietato il rovistaggio e il prelievo dei rifiuti, sia da cassonetti e cestini che dai siti di conferimento.

CONSUMO E VENDITA DI BEVANDE ALCOLICHE

Si stabiliscono Regole certe durante tutto l’anno, e non più solo nei mesi estivi, che riguardano il consumo, la somministrazione, la vendita al dettaglio e da asporto di bevande alcoliche. Diventano così definitive le norme che intendono tutelare la quiete pubblica e limitare i fenomeni dovuti ai comportamenti negativi legati all’eccessivo consumo di alcolici, soprattutto all’aperto (pericolo alla propria ed altrui incolumità, atti vandalici, utilizzo del vetro e relativi pericoli, ecc.).

Stop anche ai Pub-Crawl, i cosiddetti “tour alcolici”. Le norme prevedono un divieto specifico per l’organizzazione e la sponsorizzazione di percorsi finalizzati esclusivamente al consumo di alcolici tra birrerie, pub e wine-bar.
Fatta salva la possibilità conferita dalla legge al sindaco, di stabilire con ordinanza divieti e limiti specifici, il Regolamento fissa i seguenti orari per il consumo di alcol:

ore 22.00 – 7.00: vietata la vendita di bevande alcoliche e superalcoliche da parte di chiunque risulti autorizzato alla vendita al dettaglio, per asporto, nonché attraverso distributori automatici e presso attività di somministrazione di alimenti e bevande. ore 22.00 – 7.00: nelle strade pubbliche o aperte al pubblico transito e nelle aree verdi non recintate, vietato il consumo di qualsiasi bevanda in contenitori di vetro. ore 23.00 – 7.00: nelle strade pubbliche o aperte a pubblico transito e nelle aree verdi non recintate, vietato il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in ogni genere di contenitore; ore 2.00 – 7.00: vietata la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche da parte di chiunque risulti autorizzato alla somministrazione medesima e nei circoli privati, anche nelle aree esterne di pertinenza di tali locali. In occasione di specifici eventi e manifestazioni cittadine autorizzati si possono stabilire variazioni agli orari di vendita e somministrazione di bevande alcoliche, previa comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza e nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa nazionale in materia.

PROSTITUZIONE E TRATTA DI ESSERI UMANI

Alcune norme riguardano la tutela della dignità delle persone e il contrasto ai fenomeni criminosi di sfruttamento della prostituzione e della tratta di esseri umani. Norme che hanno l’obiettivo di “ridurre il senso di insicurezza e allarme sociale generato dal fenomeno della prostituzione” e garantire la “sicurezza della circolazione stradale”, ma anche di offrire tutela alle persone vittime di sfruttamento. Il nuovo regolamento prevede il divieto di esibire nudità o assumere comportamenti diretti inequivocabilmente a offrire prestazioni sessuali, di ingaggiare o concordare prestazioni e ad appartarsi in luogo pubblico con soggetti che esercitino l’attività di meretricio e, oltre a quanto già previsto dal Codice della Strada, eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione.

L’Amministrazione Capitolina intende fare qualcosa anche a tutela delle persone dedite alla prostituzione, che siano vittime di violenza o di sfruttamento, offrendo interventi di sostegno psicologico e reinserimento presso strutture di accoglienza dedicate. In termini di educazione e recupero, “qualora il soggetto responsabile della violazione aderisca a un progetto di sensibilizzazione sulle tematiche del contrasto al fenomeno della prostituzione e della tratta, di durata minima di 4 incontri obbligatori, organizzato da Roma Capitale”, verrà applicata la sanzione in misura minima. Daspo e sanzioni nei confronti dei “clienti” e per chi adotta comportamenti osceni, nelle modalità già previste dal Decreto Minniti.

CURA E TUTELA DEGLI ANIMALI

Per i proprietari di animali vigono le buone regole di custodia e cura. Quindi l’obbligo di assicurarne il benessere, assicurando che non arrechino danno a persone e cose. Per la salvaguardia di marciapiedi e giardini, viene recepito nel Regolamento anche l’obbligo per chi possiede un animale di portare con sé sacchetti per la raccolta delle deiezioni.

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