Roma. Per la nuova pista ciclabile romana, inaugurata da pochi mesi, già affiorano i primi disagi. Sembra infatti sia stato utilizzato un manto scadente per la realizzazione della ciclabile lunga 5 km che collega Monte Ciocci a Monte Mario, passando per le stazioni ferroviarie di Valle Aurelia, Appiano, Balduina e Gemelli. Sembrava tutto troppo perfetto: una pista immersa nel verde, con spazi adibiti all’allenamento ginnico ogni 300 metri, panchine, fontanelle e giochi per bambini. La pista è stata inaugurata da pochi mesi, è interamente costeggiata da vasi ripieni di fiori e il prato che la circonda è incredibilmente pulito. Eppure dopo neanche un anno dalla sua apertura un problema c’è già: l’asfalto. Un neo non da poco dato che il manto stradale è la base di una ciclabile, ancora di più perché non sono solo le biciclette ad attraversarla ma anche persone che fanno jogging e bambini. Le crepe e le buche che s’iniziano a creare dopo così poco tempo dalla realizzazione della pista, costituiscono quindi un potenziale problema. «Grazie a questa ciclabile – si era pronunciato il sindaco Ignazio Marino – una persona che abita a Torrevecchia può spostarsi in bici e raggiungere quattro stazioni della rete ferroviaria che porta a San Pietro, Termini e Ostiense da una parte, e verso Viterbo dall’altra. Insomma un nuovo modo per attraversare la nostra città facendo bene anche alla salute». Così si era espresso il sindaco Marino a giugno scorso, quando insieme a molti altri appassionati di ciclismo e di corsa, si era recato proprio sulla pista per inaugurarla. Sicuramente in questo momento il sindaco avrà fin troppi problemi più imminenti da risolvere nel minor tempo possibile piuttosto che dedicare attenzione alla neo-pista (che tra l’altro non è affatto quella messa peggio), ma rimangono molte le polemiche e le segnalazioni fatte dai frequentatori della ciclabile. Giulia Di Giovanni

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