Roma. Pacco bomba all’ambasciata francese di Roma. Il plico è arrivato nella sede dell’ambasciata, nel cuore del centro storico della capitale, con la posta del pomeriggio. Una busta gialla di quelle che si usano per le raccomandate. L’impiegata smista la posta, prende la busta e la apre e la fiamma si sprigiona all’istante. La fiammata le sfiora il volto ma senza ferirla. La donna lancia un urlo, anche gli altri colleghi dell’Ufficio recapiti di Palazzo Farnese, sono spaventati e lasciano la stanza di corsa. Nella sede diplombusta giall esplosivaatica scatta l’allarme. L’ambasciatrice Catherine Colonna viene subito avvisata, gli uomini della sicurezza bloccano l’ingresso dell’ufficio, l’ordine è di non toccare nulla, tra la posta potrebbero esserci altre buste esplosive o anche un pacco bomba. Sull’attentato all’ambasciata di Francia indagano gli agenti della Digos guidati da Mauro Fabozzi, l’inchiesta è coordinata dal pool antiterrorismo guidato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo. Per ora nessuno ha ancora rivendicato l’attacco, gli inquirenti stanno cercando di capire da dove è stata spedita la busta esplosiva. Le modalità dell’attentato fanno ritenere agli inquirenti che dietro potrebbero esserci gli anarchici o una fronda estremista dei no Tav.

 

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