Rieti. Recapitata al primo cittadino Petrangeli una lettera firmata dai tre dirigenti superstiti del Comune, Peron, Cricchi e Dionisi, in cui sostanzialmente si mette in guaComune-di-Rieti4-680x365rdia dai rischi di paralisi dell’Ente a causa delle carenze di personale e funzionari. “La lettera di cui abbiamo appreso dalla stampa è il segnale evidente che qualcosa non funziona” attacca il consigliere di minoranza, Sebastiani “La presa di posizione dei dirigenti arriva a fronte di settori oggettivamente inchiodati; ormai anche la semplice risposta burocratica ad uno stupidissimo permesso a costruire non si riesce ad avere. I dirigenti, ormai esasperati, con quella lettera non fanno altro che certificarlo”. Sebastiani aggiunge anche che “in tre anni sono passati 11 dirigenti al Comune e anche quelli nominati dal sindaco sono andati via. Al di là di chi è stato raggiunto da provvedimenti disciplinari e delle responsabilità che a mio avviso è giusto ricercare, c’è però evidentemente altro che non funziona”. Diverso, invece, il commento di un ex dirigente del Comune, nella sua nuova veste di politico. Aragona, infatti, sembra critico verso gli ex colleghi: “Spiace dover dire che sono lacrime di coccodrillo. Per tre anni si sono prestati a fare gli yes men e ad assecondare la politica piuttosto che a mettere firme sui provvedimenti più incredibili mentre l’amministrazione, con il loro colpevole silenzio, colpiva gli altri dirigenti rei di pensare, parlare e scrivere”.

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