Roma. Il gip di Roma ha convalidato l’arresto dei 6 tifosi olandesi del Feyenoord fermati giovedì 19 nella zona di piazza di Spagna disponendo perpremier_renzi_dopo_gli_scontri_di_roma_puniremo_con_severit_hooligan-0-0-433171 tutti il divieto di dimora in Italia. La decisione è arrivata al termine degli interrogatori di garanzia svolti nel carcere di Regina Coeli. Gli hooligans nelle prossime ore saranno quindi rimpatriati. Nei loro confronti resta l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Arrivano direttamente dall’Olanda le scuse al governo italiano per la devastazione dei tifosi del Feyenoord, che per due giorni hanno “invaso” il cuore di Roma danneggiando monumenti e luoghi-simbolo della Capitale. Il premier Mark Rutte ha telefonato ieri pomeriggio a Matteo Renzi per esprimergli vicinanza e disponibilità e ribadire i legami di amicizia tra i due Paesi. Nel frattempo in Italia non accenna a placarsi la polemica tra il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ed il questore Nicolò D’Angelo. Ieri mattina il primo cittadino ha incontrato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, al quale ha espresso la sua insoddisfazione per le affermazioni di del questore. “Non può essere considerato un successo il fatto che non ci siano stati morti”, ha tagliato corto Marino. Questa volta la replica è arrivata direttamente dal capo della Polizia, Alessandro Pansa, che si è detto “orgoglioso di tutti i poliziotti che hanno svolto il loro lavoro a Roma durante gli episodi di violenza di cui si sono resi protagonisti i tifosi olandesi”. Da parte sua, Alfano ha ribadito che “Roma è una priorità nazionale sul tema della sicurezza”, confermando l’invio di 500 militari nella Capitale e l’intenzione di proporre un daspo europeo contro la violenza nel calcio. Intanto la scorsa notte altri sei olandesi sono stati arrestati per danneggiamenti in diverse zone della città, prima contro segnali stradali e poi contro auto in sosta. Processati per direttissima sono stati tutti condannati con pene di alcuni mesi convertite in multe da 45mila euro. Nell’incontro al Viminale, Marino ed Alfano hanno discusso degli episodi di violenza degli ultimi due giorni ad opera dei tifosi olandesi. “Non abbiamo fatto analisi delle colpe o delle responsabilità – ha detto il sindaco – ma parlato delle soluzioni che devono arrivare immediatamente” Tra queste l’arrivo in città di 500 militari e la convocazione, entro le prossime 72 ore, di un comitato per l’ordine e la sicurezza con la presenza dello stesso ministro dell’Interno. “Non militarizzeremo la città – ha tenuto a precisare Marino -, ma libereremo da compiti di sorveglianza gli agenti delle forze dell’ordine”. Da parte sua, Alfano ha assicurato che la sicurezza della Capitale sarà ulteriormente potenziata attraverso una legge che riguardi specificamente il tema del “contrasto al degrado urbano e il diritto alla vita sicura nelle città italiane”. Immancabile, anche, la bufera politica, con Maurizio Gasparri che accusa Alfano di “chiacchierare al vento”. Accuse che il ministro Maurizio Lupi definisce “ridicole”, così come le richieste di dimissioni del titolare del Viminale. “E’ come tornare agli slogan del ’68 – dice -, che tutto riconducevano al governo”. Anche il capogruppo Ncd-Udc al Senato, Renato Schifani, difende l’operato di Alfano che “risponde con misure efficaci e concrete alle ingiuste e ingenerose accuse mosse in questi giorni”. Non mancano accuse anche al sindaco Marino, definito da Fabrizio Cicchitto (Ncd) un “demagogo incapace”. Nel frattempo, proprio nel giorno in cui vengono rimosse le transenne dalla fontana della Barcaccia – danneggiata durante l'”invasione” olandese a piazza di Spagna – in Campidoglio si comincia a pensare a nuove misure per tutelare le numerose opere d’arte in città, come un potenziamento delle già esistenti telecamere di vigilanza e una “maggiore collaborazione con le forze dell’ordine”, come spiegato dall’assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli. Proseguono poi le indagini parallele della procura di Roma, che procede per devastazione, e della polizia olandese. Mentre a piazzale Clodio si analizzano foto, video ed informative di polizia e carabinieri, da Rotterdam fanno sapere che “molto, molto presto” saranno in grado di fornire i nomi dei tifosi violenti. E dal suo profilo Twitter l’olimpionica italiana di nuoto, Federica Pellegrini, commenta le foto delle devastazioni con un laconico “Ma a casa loro no, eh?”.

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