Rieti. “Dopo le giuste preoccupazioni rappresentate dagli iscritti del conservatorio di Santa Cecilia e dalle proprie famiglie crediamo sia giusto evidenziare che anche per noi rappresentanti istituzionali, considerando anche gli appelli mossi in queste ore, la casa della musica di Villa Battistini ha un’importanza di rilievo nel tessuto sociale e culturale della provincia”. E’ quanto dichiarano il consigliere regionale Daniele Mitolo; l’assessore regionale Fabio Refrigeri; il presidente della Provincia, Giuseppe Rinaldi; il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli e il sindaco di Contigliano, Angelo Toni. “In questo senso ribadiamo l’impegno politico e amministrativo a garantire tutto ciò che possa essere utile per assicurare un percorso, intrapreso tra l’altro proprio dalla Provincia, ma non possiamo certo chiudere gli occhi davanti a difficoltà oggettive con le quali bisogna far pure i conti. – Proseguono – a fronte degli ingenti tagli ai trasferimenti erariali ai Bilanci pubblici di Regione ed Enti locali e a fronte delle riforme istituzionali che stanno ridisegnando l’assetto degli stessi Enti Locali, è venuta infatti menoll la certezza sul trasferimento dei fondi che precedentemente erano destinati a garantire tali attività. L’incertezza del futuro, infatti, oltre che per Villa Battistini rischia di caratterizzare anche la Sabina Universitas, che aveva manifestato disponibilità ad abbracciare il Conservatorio, e questo non perché le due realtà non producano nulla di buono, anzi, ma perché gli enti pubblici finanziatori si trovano in enormi difficoltà economiche”. Per questo motivo i politici locali, “ribadendo la massima disponibilità ad operare negli enti che rappresentiamo, vogliamo appellarci alla Fondazione Varrone, che già ha fatto un importante intervento straordinario a favore del nostro Conservatorio, affinché possa impegnarsi ancora di più su questo duplice fronte. Crediamo che in un momento in cui le amministrazioni pubbliche non sono più capaci di finanziare agevolmente tali realtà, la Fondazione debba scegliere definitivamente di diventare protagonista di quella economia della conoscenza che può essere volano per un rinnovato sviluppo locale. Siamo certi che i vertici della Fondazione Varrone siano consapevoli dell’importanza che la stessa ricopre nel territorio e per questo chiediamo loro di investire in maniera strutturale in un settore importantissimo ripensando così, con le istituzioni tutte, quali possano essere i settori dove far sentire il proprio peso diventando una realtà comune alla quale il territorio possa far capo. Del resto “anche noi s(uon)iamo a Rieti” #nonfermeretelamusica.

 

 

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