Roma. I Carabinieri della Stazione Roma Aventino hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Roma, nei confronti di 4 minorenni italiani tra i 15 e i 17 anni, per i reati di rapina aggravata in concorso e porto abusivo di arma da taglio. Le attività investigative sono iniziate dopo una rapina avvenuta nello storico quartiere di Testaccio, commessa dai 4 minori, armati di coltello e noccoliera, ai danni di 2 ventenni universitari che avevano appena prelevato del denaro contante dal bancomat. Grazie ad alcuni elementi forniti dalle vittime, i militari hanno potuto orientare l’attività investigativa verso un gruppo di minorenni, già noto per bravate, provenienti da famiglie problematiche, che si incontravano in una pizzeria della zona. Monitorando i profili personali dei sospettati sui social network, i militari sono risaliti alle frequentazioni e ai legami della banda, che aveva anche una sorta di codici distintivi di appartenenza, ossia tatuaTOR SAPIENZA: BOLDRINI, VIOLENZA NON RISOLVE. OGGI VISITA M5Sggi di un certo tipo, ed in particolare la cifra “1998”, anno di nascita di molti dei componenti, che si è scoperto poi stava imperversando per il quartiere, disseminando paura tra i coetanei. Il modus operandi utilizzato dalla banda, per compiere le rapine, era caratterizzato dalla loro spregiudicatezza e finalizzato ad ottenere un vero e proprio controllo del territorio. Infatti i baby rapinatori agivano a volto scoperto, con disinvoltura usando la violenza e sotto la minaccia di coltelli ed altri oggetti con cui poi malmenavano, anche brutalmente, le loro vittime, alcune delle quali, dopo essere state rapinate e nonostante non avessero reagito, venivano immotivatamente schiaffeggiate e intimidite. La capacità di intimidazione della baby gang ha fatto sì che in più di un episodio, le vittime, minorenni e residenti anch’esse a Testaccio, alla richiesta dei Carabinieri, non avessero voluto denunciare le rapine per paura di incontrare nuovamente, nel quartiere, o nei tanti locali della zona, i loro aggressori e subire ritorsioni. Quando i componenti della banda hanno avuto il sentore di essere nel mirino dell’Arma, non hanno esitato a cancellare completamente i loro profili personali per poi spostarsi in altre zone di Roma per commettere reati come Eur, centro, Ponte Milvio, motivo per cui sono in corso ulteriori indagini da parte dei Carabinieri. Per ora sono 9 i colpi attribuiti alla banda.

 

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