Roma. Un allenatore di calcio è stato arrestato dalla squadra mobile di Roma dopo essere stato sorpreso a compiereimages (2) atti sessuali con un minorenne. L’indagine, avviata lo scorso 21 febbraio quando gli investigatori hanno ricevuto una segnalazione per un tentativo di approccio sessuale nello spogliatoio dell’associazione sportiva romana, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica. I ragazzi di età compresa tra i 13 e 15 anni, non riuscivano a ribellarsi a causa del denaro, ricariche telefoniche e regali ricevuti dal ‘mister’. L’uomo ha spiegato alla Questura di approfittare del suo ruolo per instaurare con la giovane vittima un rapporto premuroso e confidenziale per abbassare le difese del ragazzo e costringerlo ad atti sessuali. L’indagine avviati circa sette mesi fa è partita a seguito di una segnalazione di approccio sessuale da parte del mister. La polizia dopo una serie di appostamenti, pedinamenti e ricerche sulla vita passata dell’uomo lo ha arrestato in flagranza di reato. Le difficoltà investigative, fa sapere la Questura di Roma, “hanno riguardato la scelta di operare senza l’ausilio immediato della parti offese, per non turbarle ulteriormente. Sarebbe stato sicuramente più semplice trovare riscontro nelle loro dichiarazioni, ma ciò non avrebbe permesso di fare un quadro più vasto del soggetto ma ristretto alle prime segnalazioni”. Il comportamento dell’allenatore quindi rischiava in sede processuale di essere considerato occasionale. Al contrario, la scelta di un indagine più articolata ha permesso di identificare l’allenatore come un soggetto socialmente pericoloso che non desiste dai propri comportamenti divenuti abituali, non manifesta pentimento, essendo incurante delle proprie azioni.

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