Roma. Si è tolto la vita a soli 20 anni per una delusione d’amore. Si è impiccato alla maniglia della finestra della sua stanza e sulla scrivania ha lasciato un biglietto per i genitori, poche parole: ambulanza-polizia“Vi voglio bene”. Gli amici hanno raccontato alla polizia che il ragazzo negli ultimi tempi era diventato triste e silenzioso perché la sua ragazza lo aveva lasciato. Ieri, secondo le testimonianze raccolte dagli agenti del commissariato Flaminio Nuovo, il giovane è rimasto per ore chiuso nella sua camera. Nessuno si è insospettito, perché era successo altre volte che si chiudesse in camera sua per studiare. Una vita apparentemente perfetta, bravo negli studi, gentile con tutti, in famiglia non c’erano mai stati problemi, e gli amici gli volevano un gran bene. Chi lo conosceva lo ha descritto ai poliziotti come un ragazzo molto sensibile. Si era anche fidanzato, ed era innamoratissimo della ragazza con cui probabilmente sognava di passare l’intera vita insieme. Avrà probabilmente cercato di riprendere il sogno d’amore interrotto, e quando ha capito che ormai non c’era più niente da fare ha pensato alla morte come a una liberazione. A trovarlo è stato ieri pomeriggio il padre, l’uomo era entrato in camera del figlio e lo ha visto disteso sul pavimento, si era impiccato legando una corda alla maniglia della finestra.

 

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