Roma. Vacanze nella Capitale più care, soprattutto per chi sceglie hotel a 5 stelle, ed aumenti per asili nido, ticket dei musei e loculi nei cimiteri. Continua la ‘maratona’ in assemblea capitolina per approvare il bilancio 2014 targato Ignazio Marino. Una manovra che però i sindacati ‘bocciano’ annunciando proteste e mobilitazioni. L’Aula Giulio Cesare ha dato il via libera oggi all’aumento della la tassa di soggiorno. Ritocchi all’insù in particolare per gli hoRomatel con il maggior numero di stelle. E per le casse del Campidoglio si stimano entrate per 90 milioni di euro – nel 2013 sono stati incassati circa 55 milioni. Per gli alberghi a 5 stelle si passa da 3 a 7 euro al giorno. Per i 4 stelle 6 euro, scendendo poi a 4 euro per i 3 stelle fino ai 3 euro per gli alberghi con una o due stelle. Per i B&b e affittacamere si sale a 3,5 euro, per i campeggi da 1 a 2 euro. Chi alloggia in agriturismi e residenze turistiche alberghiere dovrà pagare 4 euro al giorno mentre chi sceglie case e appartamenti per vacanze e case per ferie 3,5 euro al giorno. La tassa non entrerà subito in vigore perché un emendamento ha spostato la data al 1 settembre, “per consentire agli albergatori di adeguarsi alle nuove prescrizioni”. Il 10% del contributo di soggiorno sarà destinato alle spese per arredo urbano, decoro e promozione turistica. Approvato anche il cosiddetto ‘tariffone’, la delibera propedeutica che racchiude tutte le tariffe dei servizi offerti dal Comune. A Roma asili nidi più cari e biglietti dei musei comunali ritoccati all’insù di un euro per i residenti e due euro per i ‘fuori sede’, mentre per altri spazi espositivi è stato stabilito l’accesso gratuito – dal Museo Napoleonico a Villa Massenzio, da Museo delle Mura a quello della Repubblica Romana e della memoria Garibaldina fino al Museo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese e quello di Scultura Antica Giovanni Barracco. Crescono anche le tariffe per il trasporto scolastico, i loculi nei cimiteri e per le riprese, foto e video, nei musei (si arriva a più di 4mila euro ai Capitolini se le finalità sono pubblicitarie). Confermati all’interno del ‘tariffone’ anche gli aumenti previsti per i permessi Ztl che saranno dieci volte più cari per i residenti del centro storico. I sindacati intanto ‘bocciano’ il bilancio del chirurgo dem, definendolo una manovra “fatta di tagli e tasse”. E scendono sul piede di guerra accusando l’amministrazione di una “politica miope e irresponsabile”: “Non ci siamo. Davvero non ci siamo – spiegano i segretari generali regionali di Cgil e Cisl Claudio Di Berardino e Mario Bertone e il segretario regionale della Uil Felice Alfonsi al termine dell’incontro con l’assessore al Bilancio Silvia Scozzese – E’ un bilancio fatto di tagli e altre tasse e servizi sempre meno rispondenti alle esigenze di una città come Roma, la Capitale d’Italia. Non staremo di certo a guardare. Nei prossimi giorni daremo inizio a una fase di mobilitazione”. La ‘maratona’ in Aula Giulio Cesare proseguirà la prossima settimana con sedute convocate lunedì, martedì e mercoledì. L’obiettivo è approvare la manovra entro fine luglio. E il sindaco Marino allontana l’idea di un possibile ritardo nel via libera: “Vedo una maggioranza molto motivata e solida”.

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